Folle vacue

Folle vacue. Come sempre il titolo lo si trova alla fine, e per fortuna. Non possiamo fare a meno di notare quanto il mondo che conoscevamo stia cambiando sotto i nostri occhi ormai sempre meno attenti. Non è solo il mondo ad andare veloce, di conseguenza lo sono le persone. In questo cambiamento vorticoso e frammentato l'autore ha cercato di ripescare immagini essenziali dalla memoria, unendole con immagini che il presente ha offerto al suo sguardo in diverse situazioni o spunti da afferrare. Accanto a immagini e parole legate alla vita personale di Valente non potevano non trovare spazio suggestioni che ad oggi toccano i noi più vicini e più lontani.

Roberto Valente ha 29 anni ed è nato in un piccolo e antico paese che si chiama Ostuni, in Puglia. Da ormai cinque anni, come tanti, ha dovuto lasciare la regione natale per inseguire la promessa di trovare altrove maggiori opportunità. Oggi vive a Torino e qui fa l’insegnante di materie letterarie nelle scuole secondarie. È un grande appassionato di cinema e collabora da anni con la rivista e blog culturale “Artesettima” in qualità di scrittore. Nella precarietà del suo lavoro, della sua esistenza, della realtà sempre più asfissiante che ci circonda, tra tutte quelle parole che scorrono costantemente dappertutto ha cercato di fermarne qualcuna per incastrarle tra di loro. Per dare forma a una pausa nel baccano ed esprimere cosa succede intorno a sé.