Riflessioni di un cadavere
Contaminazioni
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RIFLESSIONI DI UN CADAVERE
MARTIN RIMA
Un addetto al servizio funebre, ormai rassegnato alle circostanze dell’esistenza, racconta in prima persona la propria visione della morte e delle dipendenze, affrontando situazioni tragiche e talvolta grottesche.
Il protagonista, tramite un viaggio introspettivo senza se e senza ma, cercherà di togliere i veli dei tabù che coprono il vero volto di eventi così delicati e traumatici, fornendo un’interpretazione che solo un soggetto che vive in costante contatto con tali accadimenti può dare.
Il protagonista, tramite un viaggio introspettivo senza se e senza ma, cercherà di togliere i veli dei tabù che coprono il vero volto di eventi così delicati e traumatici, fornendo un’interpretazione che solo un soggetto che vive in costante contatto con tali accadimenti può dare.
L'AUTORE
Martin Rima è nato nel 1982. Fin da piccolo si è rifugiato nello studio della musica e del pianoforte e, verso i trent’anni, ha scoperto di avere anche una forte passione per la pittura.
Vive in Toscana e, da vent’anni, lavora come addetto alle onoranze funebri in un’azienda di zona. Questo tipo di lavoro, negli anni, ha plasmato la sua visione della vita e della morte, fino a fargli sentire il bisogno di trascrivere parte del suo bagaglio emotivo in un libro.
Martin Rima è nato nel 1982. Fin da piccolo si è rifugiato nello studio della musica e del pianoforte e, verso i trent’anni, ha scoperto di avere anche una forte passione per la pittura.
Vive in Toscana e, da vent’anni, lavora come addetto alle onoranze funebri in un’azienda di zona. Questo tipo di lavoro, negli anni, ha plasmato la sua visione della vita e della morte, fino a fargli sentire il bisogno di trascrivere parte del suo bagaglio emotivo in un libro.
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